Ultima giornata del campionato su campo piccolo per Diamante, che con i suoi unici 3 punti si vede matematicamente sbarrato l’accesso ai playoff. I biancorossi si presentano con qualche assenza tra le quali spiccano Sallustio, Bicciato e Giordani, ma possono contare per la prima volta su entrambi i fratelli Picin, già avvezzi al gioco della giovane squadra adamantina. Come prima partita il ritorno contro Gargazon, che in gran forze all’andata aveva annientato i nostri, molto provati da una sfiancante ma vittoriosa prestazione contro Ritten Sport. Questa volta però le condizioni sono più favorevoli, con Diamante in buona forma e Gargazon orfana di Wiedner e Hafner. La partita inzia equilibrata e di buon livello, forse la migliore di tutta la giornata, con azioni da entrambe le parti e belle conclusioni. Inizia Diamante con Müller al quinto minuto, Gargazon risponde al settimo ma i nostri riprendono quota con Mauro Picin, e incalzano grazie a Fazzi, molto ispirato in attacco, che trasforma l’assist di Concli. Il vantaggio di 3 a 1 è destinato però a durare poco: due minuti allo stesso Concli costringono Diamante a vedersela in 2 contro 3 avversari; un tiro colpisce la stecca di Mauro Picin ad altezza della vita e viene dato rigore, seguito da due ulteriori minuti. In poco tempo Gargazon si riporta sul 3 a 3, e tenta il sorpasso con Chronst, annullato poi dalla rete di Giorgio Picin, ultima del primo tempo. Una fase un po’ sfortunata, ma tra le file dell’SSV non c’è stato in realtà alcun calo e la concentrazione rimane alta. Nel secondo tempo Concli riapre il fuoco centrando la porta avversaria per il 5 a 4, a cui fa seguito l’ottimo inserimento del giovanissimo Borzaga che raccoglie l’assist di Müller e segna il suo primo goal dopo due sole partite. Poi è di  nuovo Concli, che grazie all’apertura di Mauro Picin propone un altro tiro vincente e fa volare i nostri sul 7 a 4. La partita è tutt’altro che conclusa: nella fase successiva Gargazon da fondo alle sue risorse, e riesce a sconfiggere l’ottimo Serranò per due volte, riducendo lo svantaggio a un solo punto. Diamante non si scompone e costruisce azioni di uguale livello, che trovano conclusione nello splendido tiro di Müller: 8 a 6. Poi però qualcosa stona: i nostri attaccanti iniziano a sbilanciarsi in avanti tentando di dribblare con poco successo e regalando agli avversari due azioni che portano il risultato sull’8 a 8. Il tempo è agli sgoccioli; Diamante torna in vantaggio con un altro tiro di Müller, appoggiato da Rauzi. Subito dopo però due errori molto simili ai precedenti decretano altrettante reti e una vittoria in extremis per Gargazon, che i nostri avevano tenuto sotto per tutta la partita. La squadra avversaria ha pagato l’assenza di alcuni ottimi tiratori e dell’invincibile Baur in porta, ma rimane lo stesso la più temibile d’Italia; grande merito ai nostri che hanno giocato una partita alla pari.

Voto alla squadra: 8

Voto agli avversari: 7

Voto all’arbitro: 6

Il secondo incontro vede i nostri contro Algund A, costretta a giocare una partita senza cambi. Una vittoria assicurata, a patto che si riesca ad esprimere un buon gioco basato sul possesso di palla. Diamante va in vantaggio con Giorgio Picin, ma subito dopo Nussbaumer vince l’ingaggio e tira, fiaccamente contrastato dai nostri, ritrovando il pareggio. Diamante riparte, ma sembra che i biancorossi abbiano esaurito le idee: i giocatori si trasformano in passivi osservatori mentre il portatore di palla è costretto a ingaggiare furiosi 1 contro 1, che più che sfiancare gli avversari stroncano le energie dei nostri. I risultati non si fanno attendere: 3 goal di Algund e una sola rete per Diamante fino alla fine del primo tempo. Nel secondo periodo le cose sembrano andare leggermente meglio: in attacco le azioni trovano qualche conclusione, affidandosi principalmente al tiro di Giorgio Picin, mentre la difesa fornisce un buon supporto. Un altro break di Algund riporta però la formazione gialloblu in vantaggio per 8 a 5 a causa di un attacco troppo sbilanciato in avanti, già causa della sconfitta precedente. I nostri tentano di risollevarsi con Picin e Müller, ma le ultime battute del match vedono un calo ulteriore e qualche fallo inutile. Algund vince 11 a 6. Non è certo la prima sconfitta simile. Purtroppo, quando le condizioni non sono ideali, i nostri puntano sulle capacità del singolo per risollevare la partita, trascurando il gioco di squadra. Così, invece che impostare il gioco si cerca a tutti i costi il goal, finendo irrimediabilmente per prenderne il doppio e di fatto donando punti a mazzi da 3. È un’equazione dal quale non c’è uscita: o si mettono in primo piano la difesa e il gioco di squadra, o altre partite verranno sprecate.

Voto alla squadra: 4

Voto agli avversari: 9

Voto all’arbitro: 7


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