Questo weekend si è disputata la Coppa Italia under 19 su campo grande a Carnago, in provincia di Varese. Con questo torneo si compie l’ultima impresa dell’SSV per questa stagione, con Diamante che partecipa con due squadre, la prima composta dagli elementi più esperti, già vicecampioni d’Italia e ormai facenti parte dell’elite del floorball giovanile italiano, la seconda formata da giocatori in gran parte esordienti. Rispetto allo scorso anno la nostra squadra ha avuto maggiori possibilità di allenarsi: nell’ultimo mese è stato possibile organizzare quattro allenamenti su campo grande in preparazione dell’evento più rilevante di questa stagione. Con otto squadre partecipanti, il torneo assume la formula di un quarto di finale a eliminazione diretta.

Diamante 2:

Tocca alla nostra squadra più giovane inaugurare il torneo con la prima partita. Gli avversari sono i temibili SV Sterzing, rinforzati da un contingente austriaco di Innsbruck: attaccanti pericolosissimi e con un’intera stagione di esperienza su campo grande. Nei nostri ranghi l’assenza di Gatscher e Obexer impedisce a Diamante di schierare due linee complete; ciononostante i nostri partono molto bene giocando un sistema 2-2-1 aggressivo, volto a spezzare le aperture avversarie nella metacampo. La coesione sviluppata in questi pochi allenamenti è notevole e permette ai nostri ragazzi in maglia rossa di fermare molte palle altrimenti dirette ai pericolosi Widmann e Matusewicz. La prima rete è per Sterzing, a cui risponde Alessadro Russo. Nel secondo periodo Sterzing inserisce una marcia in più e cinge d’assedio lo slot bolzanino; l’intesa tra centro e difensori viene a mancare, anche a causa dei cambi singoli che vedono ogni volta un centro diverso, e Vipiteno si porta rapidamente in vantaggio, per poi allungare progressivamente; ribatte Russo con un fortunato tiro di punizione a parabola, che beffa il portiere avversario tra applausi e risate. Ma lo scontro è di fatto a senso unico e termina con un 11 a 2.

Mancati i quarti i nostri affrontano Floorball Ciampino, avversari molto più alla portata poiché anche la loro esperienza di campo grande è ridotta. La partita inizia in modo equilibrato, ma dopo i primi minuti la formazione difensiva si fa troppo aperta e i giocatori non riescono ad anticipare le mosse avversarie, finendo per subire il gioco di Ciampino. Molte lacune anche in fase di apertura, con i difensori che servono agli avversari ghiotte palle goal, mentre il nostro potenziale d’attacco è ridotto al lumicino. Poco alla volta Ciampino si porta in vantaggio per 4 a 0, che chiude l’incontro. Una prestazione sottotono regala ai romani una partita che poteva essere molto più combattuta.

Ai nostri resta l’ultimo match valido per il settimo/ottavo posto contro i Dragons, squadra formata dall’unione di Varese e Sesto San Giovanni. I padroni di casa possono contare su un nutrito gruppo nel quale spiccano alcuni giocatori della nazionale under 19. Di nuovo Diamante gioca con una difesa stretta e aggressiva, con buon pressing delle punte Josef Rass e Alex Grazio. La formazione è compatta e chiude gli spazi agli attaccanti lombardi, i cui tiri si infrangono su Osti da posizioni troppo angolate. In attacco Diamante è coeso e riesce a trovare i varchi nella formazione varesina, molto più larga e passiva, per minacciare lo slot avversario; Mirko Davì va in rete a pochi minuti dall’inizio. I Dragons reagiscono e pareggiano, ma i nostri prendono in mano la partita e portano avanti i loro attacchi contro i lombardi, sfiorando molte volte il goal. In difesa la squadra si muove unita e chiude ermeticamente la propria area ai tiri nemici: con le retrovie al sicuro sotto il comando del capitano Pietro Culin, l’attacco da il meglio di sé e realizza altre tre reti con Alex Grazio, Rass e Russo. Le ultime fasi del gioco vedono un assedio da parte dei demoralizzati Dragons, che a fronte di innumerevoli tentativi riescono a infilare una sola rete a fine partita. Con 4 a 2 i nostri vincono l’incontro e relegano i padroni di casa all’ultimo posto grazie a una prestazione esemplare.

Diamante 1:

La prima squadra affronta il torneo a ranghi ridotti: pesa molto l’assenza di Daniel Targa e dei difensori Giordani e Borzaga, mentre Rauzi è indisposto a causa dei postumi di una sbronza colossale. A supporto dei difensori rimasti entra nei ranghi l’esordiente Christian Rössler. Sono solo 7 i giocatori che affrontano i Dragons di Varese e Sesto San Giovanni, consapevoli che non c’è spazio per gli errori. Diamante inizia subito a mettere pressione ai varesini, adottando il medesimo 2-2-1 stretto dei loro compagni; ben presto i nostri impongono la loro superiorità e vanno in rete con Picin. Ma nella fase che segue i biancorossi perdono mordente e iniziano a subire l’attacco avversario, che in seguito al goal del pareggio prendono coraggio. La sirena dell’intervallo giunge a proposito: i giocatori di Diamante fanno un esame di coscienza e ritrovano loro stessi alla ripresa, sfoggiando finalmente un gioco degno di loro. Trainati da Picin e Müller, i nostri si portano ben presto in vantaggio e allungano fino al 5 a 1.

La seconda partita vede i nostri alle prese con Algund, la bestia nera di questa stagione; i ragazzi atesini in tenuta verde smeraldo hanno duramente bastonato i nostri su campo piccolo e vinto di misura nel campionato under 19. Adesso è il momento di confrontarsi sul vero campo da floorball, quello lungo quaranta metri. Diamante punta molto sul sistema difensivo per evitare situazioni di 1 contro 1 che favorirebbero gli avversari, e riesce a stroncare parecchie aperture nemiche dando il via al contrattacco. Sallustio serve a Picin la palla per la prima rete di Diamante, poi Algund pareggia ma col passare dei minuti il sistema dei biancorossi prevale e i nostri segnano una rete dopo l’altra con Fazzi, Picin e Müller; e Müller chiude il conto siglando un altro secco 5 a 1. Eliminata una delle squadre più temute, ai nostri rimane l’epica e oramai classica sfida contro Sterzing.

Ed eccoci alla finale: la squadra di Vipiteno ha affrontato un girone leggermente più facile e ora conta sulla grande velocità e precisione dei suoi attaccanti per mettere Diamante in difficoltà. I nostri hanno dalla loro parte i maggiori affiatamento e disciplina, e soprattutto il tifo dei compagni di squadra del Diamante 2. La partita inizia, sono due scuole di floorball a confronto: Sterzing gioca veloce e fa valere la propria superiorità fisica, Diamante costruisce con più calma e difende con un posizionamento perfetto. Un tiro rasoterra di Giorgio Picin porta i nostri in vantaggio; Vipiteno preme sull’acceleratore, ma la difesa di Sallustio e Bicciato neutralizza ogni attacco nemico e Serranò deve deflettere un solo tiro in tutto il primo periodo. Con il secondo tempo riprende la battaglia, che si fa mano a mano più dura. L’arbitraggio tuttavia tende a lasciar correre e ciò favorisce nettamente Sterzing, le cui entrate sulla sponda passibili di penalità vengono sempre perdonate. Il peggio arriva quando Sallustio si vede portare via la palla tramite un intervento non proprio regolare; l’avversario tenta un assit nello slot, e dopo un’infinità di rebound la palla va in porta e Vipiteno pareggia. Nei minuti che seguono nessuna delle due formazioni riesce a prevalere e il titolo viene dunque assegnato ai rigori. Sterzing schiera Gschliesser in mezzo ai pali, Diamante Serranò: è una sfida che vede i migliori portieri under 19 d’Italia. Cinque rigori a testa e vanno in rete solo Fazzi per Diamante e Geyr per Vipiteno. Si prosegue a oltranza ma Matusewicz riesce a trasformare mentre Müller sbaglia. Una vittoria sfuggita per un soffio, anzi per un fischio. Non c’è amarezza tuttavia: i nostri sanno di aver giocato un grande floorball, forse il migliore, e tornano a casa soddisfatti.

Si chiude così l’ultimo capitolo ufficiale della stagione. L’unica nota negativa spetta agli arbitraggi: al di la del risultato della finale, che era sul filo del rasoio e che una minima sbavatura avrebbe comunque condizionato, diverse situazioni di palese irregolarità sono state sorvolate da parte di diversi arbitri minando la correttezza di alcune partite. Questa Coppa Italia comunque dimostra lo strapotere delle squadre altoatesine, che hanno monopolizzato la prima metà della classifica, vedendo in terza posizione Algund che precede di poco Laives. Un settimo posto che ha il sapore di una vittoria per Diamante 2, che con una squadra in gran parte composta da tredicenni all’esordio ha dimostrato il proprio valore raggiungendo, dopo soli quattro allenamenti, una incredibile coesione capace di colmare il divario tecnico e di esperienza con avversari molto più grandi. Ottimi in particolare Elia Osti e Alessandro Russo, anche se ogni singolo giocatore è stato indispensabile. Secondo posto invece per Diamante 1, che con tre sole reti subite in tutto il torneo vanta la migliore difesa. Rössler dimostra di essersi integrato perfettamente nella rosa e grazie alla guida carismatica di Müller e di Picin la squadra si è comportata come un solo uomo. Una formazione più completa avrebbe forse fornito il respiro necessario ad avere una marcia in più, ma i nostri hanno gestito al meglio le forze e hanno dimostrato grande maturità sul campo. Due grandi squadre, anzi un solo, unico e splendido gruppo.